La banca mi chiede che polizze ho!

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In questo articolo ci occuperemo dei rating bancari. In realtà ci occuperemo della parte di questi che si occupa in particolare di assicurazioni. I vari modelli da sottoscrivere, a cura dell’azienda, nell’intenzione della banca richiedente dovrebbero estrarre le informazioni necessarie a individuare una sorta di “buona condotta” assicurativa, a copertura dei rischi aziendali.

Tali modelli sono determinanti ai fini della buona “pagella” bancaria, con tutte le buone/cattive conseguenze del caso.

“Tendiamo a focalizzarci sulla risposta giusta, piuttosto che sulla scoperta della domanda giusta” (Vogt et alii, 2003:2)

Ovvero: la qualità delle domande è direttamente proporzionale a quella delle risposte che otterremo. Se dunque l’obbiettivo è quello di comprendere qualitativamente e quantitativamente l’assetto assicurativo di un’azienda, sarà buona prassi provvedere alla redazione e all’invio di questionari adatti a tale scopo.

Qui sotto troviamo un esempio reale, di pochi giorni fa, di un primario istituto di credito italiano:

Cosa si può notare?

  1. Il dichiarante dichiara di aver sottoscritto “UNA” polizza assicurativa. Perché solo una? Chi ha deciso? Che tipo di polizza dovrebbe essere per comprendere TUTTI i rischi dell’azienda? Domanda bocciata.
  1. Successivamente viene chiesto di porre una croce sui “rischi che gravano sull’impresa”. Ma i rischi sono tanti, infiniti se vogliamo; a quali tipologie di rischi si fa riferimento? Forse non al credito, dato che viene espletato sotto. Potenzialmente a tutti gli altri, ma chiesto cosi è piuttosto inutile e, soprattutto, mettere una croce li significa DICHIARARE COSA? Domanda bocciata.
  1. Proseguendo nella stessa frase viene chiesto di indicare la copertura che possa garantire sia contro danni diretti, che contro danni indiretti. Nelle opzioni di scelta, però, i danni indiretti scompaiono! (Per saperne di più sui danni indiretti, ne abbiamo parlato in QUESTO recente articolo). Resta solo la dicitura “contro i soli danni diretti”, come vedete dal cerchio rosso. Contraddizione. Domanda bocciata.
  1. Nello spazio sottostante si chiede di indicare alcune somme (ma non era un’indagine qualitativa, come scritto nel titolo??) , tra le quali la somma assicurata. OK. Ma quale?? Se, come sembra, siamo nel campo dei danni diretti potrebbe essere la somma assicurata per il fabbricato? Per i macchinari? Oppure, dato che all’inizio ci riferiamo ai rischi in genere, posso scrivere (ad esempio) un bel massimale di Responsabilità civile?. E se ho più polizze. Insomma, non si capisce. Domanda bocciata.
  1. Infine, data la complessità della materia uno spazio per inserire delle note sarebbe ben gradito.

Cerchi una soluzione?

Come abbiamo visto in un modulo del genere c’è più confusione che altro. Dichiarare (attenzione, qui è l’azienda che dichiara) un po’ a casaccio di avere coperture per rischi non chiaramente individuati e trasferiti, quali conseguenze potrebbe avere un domani a fronte di un danno ingente non risarcito?

Attraverso un modello di consulenza innovativo è possibile analizzare davvero i rischi della tua azienda e fornire ai vari interlocutori un documento professionale e completo con la mappatura aggiornata delle principali coperture e dei metodi di trasferimento attuati.

RISK DETECTOR vuole eliminare il superfluo per far investire in coperture alla tua azienda solo ciò di cui ha davvero bisogno! Scopri cosa può fare per te.

Nicola Massagrande