COVID-19 e perdita di fatturato, ci si può assicurare?
L’epidemia di COVID-19, il coronavirus che partito dalla Cina sta imperversando in Europa e in diversi altri continenti, sta rapidamente sfociando in una pandemia. In Italia le misure di contenimento dei focolai, principalmente in Lombardia e Veneto, stanno innescando conseguenze economicamente sempre più rilevanti con il passare dei giorni, tra ampi territori off-limits e chiusure totali di intere zone industriali.
Senza voler alimentare alcun allarmismo, la domanda che in questi giorni di emergenza ci sentiamo (giustamente) porre da parte degli imprenditori è la seguente: se la mia impresa si dovesse fermare a causa di mancati approvvigionamenti o, viceversa, per la mancata vendita dei miei prodotti a causa degli effetti del virus – siamo assicurati?
Come funzionano le coperture danni indiretti
Una premessa: la percentuale di aziende italiane che trasferiscono i rischi da fermo attività al mercato assicurativo è tra le più basse dell’intera UE; ciò significa che alla tematica non viene concesso il giusto spazio e questo ci dà un indizio importante riguardo i cambiamenti culturali che questo paese deve mettere in atto.
Detto questo, le coperture assicurative che possono tutelare in modo completo l’azienda dalla perdita di fatturato (c.d. danni indiretti – ovvero l’assicuratore si impegna a indennizzare la perdita di fatturato – sotto forma di margine di contribuzione, ne abbiamo parlato qui sul blog nell’articolo dedicato ai danni indiretti) sono generalmente collegate alla polizza danni diretti cui si riferiscono. Cosa significa?
Significa che per attivare la garanzia sulla perdita di fatturato vi è la necessità che le conseguenze dell’evento che l’ha procurata siano indennizzabili sulla polizza principale danni diretti (la classica incendio all-risks per intenderci). Ora, gli eventi epidemia o pandemia non sono oggetto di tali coperture– anche perché avendo come fine la tutela di beni fisici sarebbe improprio pretenderlo – ed ecco che questo preclude, in questo caso, ogni operatività per la nostra eventuale perdita di fatturato.
Quali soluzioni?
Precluso il possibile trasferimento del rischio è d’obbligo lavorare su attività di prevenzione/protezione sia riguardo al proprio personale interno, evitando contagi e/o diminuzione della forza lavoro, che in merito ad eventuale personale esterno o in missione. Alcune accortezze possono infatti mitigare sensibilmente i rischi:
Operatività interna
- Ridurre al minimo l’utilizzo delle aree comuni (mense, sale riunioni, etc.) Le riunioni dovrebbero essere svolte non in luoghi comuni, bensì privilegiando sistemi di videoconferenza, anche se il personale risiede all’interno della stessa azienda.
- Procedere all’aumento della frequenza della disinfezione dei locali aziendali
- Predisporre nei punti di accesso o di passaggio e prima dell’accesso alle toilettes appositi dispenser con prodotti gel igienizzanti
- Predisporre informative utili all’igiene mediante la disposizione di opuscoli che indichino precauzioni idonee a limitare il rischio di diffusione del virus, ad esempio:
- Lavarsi spesso le mani
- Starnutire in fazzoletti
- Tossire in fazzoletti
- Pulire la propria postazione di lavoro almeno 2 volte al giorno
- Il personale che, per sua mansione ha rapporti con il pubblico (es: Magazzinieri, receptionist, spedizioni, etc.) deve essere dotato di appositi DPI,
- Mascherine igienicamente efficaci
- Guanti monouso per gli operatori che maneggiano documenti/merci provenienti dall’esterno
- Altre o eventuali
Operatività esterna
- Aggiornare e potenziare i canali di comunicazione con aggiornamenti frequenti della situazione.
- Condividere puntualmente gli spostamenti, evitando i luoghi di aggregazione
- Fornire i contatti e le informazioni utili secondo il paese ove si trova il personale
Check List da proporre al personale (interno o in rientro da missione) per identificazione di sintomi sospetti la cui risposta positiva ad una delle domande comporterà l’invito al lavoratore di non accedere in azienda, ad esempio:
- Nei giorni precedenti, o attualmente, lei o i suoi familiari hanno avuto un’alterazione della temperatura corporea?
- Nei giorni precedenti, o attualmente, lei o i suoi familiari, hanno avuto o hanno sintomi influenzali?
Rimangono invece pienamente efficaci le coperture salute sia del personale in loco che per quello in missione all’estero, secondo le rispettive condizioni di assicurazione (che restano da verificare per eventuali esclusioni specifiche).
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Rischio informatico
In questi giorni di emergenza anche i cyber criminali stanno cercando di sfruttare la situazione inviando mail fasulle con il tentativo di perpetrare attacchi informatici. Le mail di phishing contengono finte informazioni/aggiornamenti provenienti dall’OMS (organizzazione mondiale della sanità) e la richiesta di inserire password e/o di accedere a link o scaricare file.
Alcuni suggerimenti per prevenire il phishing:
- Verifica il mittente controllando il suo indirizzo email.
Assicurati che il mittente abbia un indirizzo email come “nome persona@who.int”. Se dopo il simbolo “@”, non c’è scritto “who.int” la mail non proviene dall’OMS.
- Controlla il collegamento prima di fare clic.
Assicurati che il link inizi con “https://www.who.int”. Meglio ancora, vai direttamente al sito Web dell’OMS, digitando “https://www.who.int” nel tuo browser.
- Presta attenzione quando si forniscono informazioni personali.
Considera sempre perché qualcuno vuole le tue informazioni e se è appropriato richiederle. Non c’è motivo per cui qualcuno abbia bisogno del tuo nome utente e password per accedere alle informazioni pubbliche.
- Non correre nel prendere decisioni e non sentirti sotto pressione.
I criminali informatici utilizzano le emergenze per indurre le persone a prendere decisioni rapidamente. Prenditi sempre tempo per pensare di fronte ad una richiesta di fornire tue informazioni personali e valuta se la richiesta è appropriata.
- Se hai fornito informazioni riservate, non farti prendere dal panico.
Se ritieni di aver fornito dati come il tuo nome utente o password a criminali informatici, cambia immediatamente le tue credenziali su ciascun sito in cui li hai utilizzati.
ATTENZIONE! I rischi relativi ad attacchi informatici che danneggino l’azienda (ne abbiamo parlato in QUESTO articolo recente) sono assicurabili attraverso un’analisi preventiva e alla predisposizione di un’adeguata copertura. Per approfondire compila il form e parliamone, PRIMA che succeda.