Giuseppe e Risk detector: una storia di successo

Giuseppe è un imprenditore. La sua impresa è stata fondata dal padre negli anni settanta e la crescita del fatturato negli anni è stata modesta, ma costante. Oggi Giuseppe è amministratore delegato e detiene insieme al papà le quote dell’azienda, specializzata nella lavorazione della lamiera conto terzi.

Che “rottura” le assicurazioni!

Le assicurazioni in azienda sono sempre state oggettivamente un peso, seguite dal ragioniere e rinnovate sempre “alla miglior offerta possibile”. Dopo diversi anni, tuttavia, l’agente assicurativo è diventato un amico, qualche piccolo danno è stato sempre bene o male rimborsato e quando viene a trovarci andiamo anche a pranzo insieme. C’è un rapporto positivo, sono contenti.

Ultimamente, però, le cose sono cambiate:

  • le banche, per concedere nuove linee di credito, iniziano a voler anche copia dei contratti assicurativi;
  • come amministratore Giuseppe sente delle responsabilità più “pesanti”, soprattutto in tema ambientale;
  • per sviluppare nuovi mercati all’estero i clienti e i fornitori vogliono garanzie e dettagliate analisi assicurative prima di sottoscrivere i contratti;
  • il nuovo codice della crisi d’impresa porta a dover formalizzare strategie e procedure per garantire la continuità aziendale;
  • i nuovi rischi, come quello informatico e in tema privacy, sono emersi con decisione e fanno oggettivamente paura.

Il padre di Giuseppe è un uomo “di fabbrica”, estremamente dedito al duro lavoro e poco incline a sottili ragionamenti tecnici. Ma Giuseppe è di una generazione diversa; seppur riconoscendo l’importanza della profonda dedizione al lavoro del papà, ha compreso che il mondo non è più quello degli anni settanta.

A dir la verità il business si muove come un serpente nella sabbia: cambia faccia ogni settimana e la gestione aziendale si è trasformata in un complesso tetris di “efficienza, strategia e sicurezza”, da incastrare abilmente giorno dopo giorno.

Giuseppe chiede all’agente, amico del padre, una copia dei contratti assicurativi (chiedendosi, un po’ perplesso, se nel 2019 uno non possa averli già a disposizione su piattaforma digitale). Attende diverse settimane senza riscontro, prima di ricevere una telefonata “strana” dall’agente con alcune scuse e molte promesse di incontri, analisi, preventivi nuovi (chi li ha chiesti?).

Promesse del tutto disattese.

Risk detector entra in gioco

Quando Giuseppe ci contatta comprendiamo molto presto la dinamica, purtroppo ricorrente, e lo incontriamo per un caffè conoscitivo in azienda, in una fresca mattina di maggio. Dopo i convenevoli ci confessa:

“Io sono contento delle polizze ma, vi dico la verità, io e il babbo non ci abbiamo mai capito nulla e io in particolare in questo momento non mi sento tranquillo”

La nostra domanda: – “Signor Giuseppe, se non avete chiara la situazione, di che cosa esattamente siete “contenti”?

  • “Siamo contenti del nostro rapporto personale con l’agente e dei prezzi che ci fa, ci fa sconti e comunque negli anni qualche problemino ce l’ha risolto”
  • “Ah ok, questo è davvero positivo Giuseppe, e credo che sia opportuno, più degli sconti, analizzare la situazione da un punto di vista analitico e portarvi dei risultati misurabili, affinché le vostre scelte siano consapevoli, che ne pensa?”
  • “Penso sia molto interessante, ma non voglio per nessun motivo buttare via soldi o mettere a repentaglio il rapporto con il mio agente”
  • “Abbiamo lo strumento che fa per lei, se mi concede 10 minuti voglio spiegarle tutte le opportunità a vostra disposizione.”

Giuseppe decide presto di affidarsi a “Risk detector” e, dopo alcune settimane, porta in consiglio di amministrazione una consulenza formalizzata di alcune decine di pagine con un’analisi dettagliata dei rischi puri dell’azienda e il confronto sul trasferimento assicurativo (cos’hanno ora VS cosa dovrebbero avere).

Vantaggi immediati

I membri del consiglio e i sindaci sono entusiasti di poter far affidamento su uno strumento formalizzato, chiaro e professionale. Il papà di Giuseppe, vecchia scuola, rimane un po’ in disparte ma è cosciente che il nuovo corso è iniziato in azienda.

Con Risk detector l’impresa di Giuseppe ha ottenuto risultati tangibili:

  • ha facilmente equilibrato le garanzie assicurative (prima spendeva un sacco di soldi in coperture che nemmeno servivano)
  • ha investito i premi risparmiati in nuove garanzie che prima non aveva nemmeno
  • ha guidato le proprie scelte su coperture, franchigie e limiti di indennizzo secondo la propria politica di rischio.

Una piccola impresa è diventata “grande”.

Anche tu, come Giuseppe, vuoi vederci chiaro? Lo strumento è già stato utile a decine di imprenditori, fai ora il passo verso l’unica scelta sicura: quella consapevole!

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