Chi s‘è mangiato l’indennizzo?

Ovvero: quando si viene indennizzati dall’assicurazione e, per motivi che sembrano oscuri, l’importo è decurtato e tagliuzzato in varie parti prima di essere “servito” tramite assegno o bonifico.

Il mondo delle assicurazioni, si sa, risulta ai non addetti ai lavori decisamente antipatico, fumoso e privo di una logica chiara e definita in tutti i suoi aspetti. Da professionista e imprenditore del settore di cui scrivo non posso certo biasimare chi muove critiche più o meno velate al sistema assicurativo, visti i tentativi (sempre riusciti) degli assicuratori (leggi le Compagnie) di tenersi ben lontani dalla chiarezza (intesa nel senso più esteso) nei testi delle polizze e/o nei meccanismi liquidativi. Questo può certo ritenersi uno dei motivi per cui lo strumento assicurativo non è ben visto nel nostro paese. Viste le premesse, quando si arriva a dover definire l’indennizzo del dovuto a seguito di danno subito entrano in gioco diversi attori, e diversi fattori che determinano quasi sempre un ridimensionamento del quantum, in senso sfavorevole all’assicurato.

E’ davvero cosi difficile essere chiari quando si tratta di assicurazioni?

Che la nostra lingua, a differenza degli anglosassoni, ci metta a disposizione 5 parole per esprimere un concetto è certamente un dato di fatto oggettivo che non contribuisce a semplificare il lavoro di chi deve “disegnare” il perimetro qualitativo di una garanzia assicurativa.

Quello che però contribuisce davvero ad allargare la forbice tra la percezione e la comprensione è un gap cognitivo che dipende a mio avviso da due fattori:

  • da un lato, come accennavamo, scarsa chiarezza esplicativa di meccanismi decisamente complessi che riguardano le logiche liquidative (poi li vediamo),
  • l’ignoranza (nel senso di ignorare) assicurativa che permea il tessuto sociale italiano. Ne abbiamo parlato sul blog nell’articolo: “Perché NON ci assicuriamo?”, attraverso un approfondimento storico e sociologico.

Dimmi che franchigia hai e ti dirò chi sei

Supponiamo di aver acquistato una polizza casa. Supponiamo anche di aver subito un danno al forno della cucina a seguito di un fulmine. Ok, come posso capire CHI interverrà nella mia pratica e QUALI sono gli elementi di valutazione da ponderare prima di arrivare al bonifico di ristoro del danno?

CHI COSA FA
Cliente Invia la denuncia del danno
Intermediario

(agente assicurativo/broker)

Riceve la denuncia, ne verifica la corretta impostazione e tempistica. Apre la pratica e chiede l’incarico peritale alla Compagnia.
Perito Riceve l’incarico e contatta il cliente per la visita in loco ove verificherà l’accaduto.
Cliente Riceve il perito e mette a disposizione eventuali componenti sostituiti oltre che far visionare il danno.
Perito Redige la perizia e, se non  ci sono particolari riserve, la inoltra al liquidatore
Liquidatore Riceve la perizia. Se non ci sono evidenze o altre problematiche tecniche autorizza l’atto di liquidazione che viene proposto al cliente.
Cliente Se d’accordo sottoscrive l’atto e riceve il denaro.

Come si evince dalla tabella proposta, i tempi per attuare il tutto dipendono in buona misura dalle rispettive disponibilità di tempo degli attori coinvolti. E’ quindi ragionevole aspettarsi che nei periodi di ferie, o nei periodi successivi a grossi eventi che impegnano di lavoro gli studi peritali, i tempi si allunghino decisamente.

Proseguiamo per scoprire QUALI elementi possono contribuire a ridurre l’indennizzo, fatto 100 il valore a nuovo del forno danneggiato. Possiamo riassumerle in 3 punti:

  • Corretto valore apposto in polizza;
  • Caratteristiche tecniche, prestazionali e funzionali residue del bene;
  • Franchigie e/o scoperti contrattuali.

Vediamoli uno a uno per fare chiarezza:

  • Corretto valore apposto in polizza

La polizza dell’abitazione, nella sezione incendio ove si trova la garanzia fenomeno elettrico cui mi riferisco nell’esempio, è stipulata a “Valore intero”. Significa che il valore a nuovo di ciò che si trova all’interno della casa (identificato come “contenuto” deve corrispondere a quanto riportato in polizza, pena la riduzione proporzionale dell’indennizzo in caso di danno.

Esempio

Valore del mio contenuto (totale a nuovo): 100.000 €

Somma assicurata in polizza: 50.000 €

Danno subito: 50.000 €

Indennizzo percepito: 25.000 €

Attenzione quindi: verificare sempre la coerenza della somma assicurata, che si tratti della casa o della vostra azienda.

  • Caratteristiche tecniche/vetustà del bene

L’assicuratore si impegna a riparare o rimpiazzare (se il bene non è suscettibile di riparazione o la stessa risulta antieconomica) a nuovo il bene danneggiato con uno “equivalente per caratteristiche tecniche/tecnologiche o di funzionalità”. E’ evidente quindi che in funzione della vetustà del bene e della velocità con la quale questo perde valore di mercato perché tecnologicamente non più attuale, l’indennizzo si ridurrà di conseguenza.

Se, ad esempio, il nostro forno avesse 20 anni e nell’esempio riportato non fosse più riparabile, acquistarne uno identico tecnologicamente non sarà possibile! Il cliente sceglierà quindi il modello a lui gradito e l’indennizzo sarà offerto in funzione del costo di un forno attuale nuovo il più possibile aderente come caratteristiche e prestazioni a quello danneggiato.

Lo so, si finisce per litigare cosi; per il principio indennitario però ex Art. 1905 del codice civile l’assicurazione non può rappresentare strumento di lucro, bensi’ di mero ristoro.

  • Franchigie e/o scoperti contrattuali

Per approfondire di cosa parliamo, leggi l’articolo “Franchigie e scoperti nell’assicurazione: amici o nemici?” Le franchigie o gli eventuali scoperti in polizza sono strumenti tecnici che lasciano in carico all’assicurato un quota del danno (fissa o in percentuale). La buona notizia è che sono già definiti e concordati nella polizza ed è sufficiente una lettura attenta per poter conoscere da subito quanto resterà eventualmente a nostro carico.

Riassumendo, partiamo dal nostro forno pagato 15 anni fa 700 €:

VALORE STORICO VALORE FORNO NUOVO CON CARATTERISITCHE MIGLIORATIVE VALORE A NUOVO DEL FORNO OGGI VERIFICA SOMMA APPOSTA IN POLIZZA PER CONTENUTO RISPETTO A QUANTO PERIZIATO FRANCHIGIA PER FENOMENO ELETTRICO INDENNIZZO PERCEPITO
700 € 950 € 600 € OK, SOMMA COERENTE NESSUNA RIDUZIONE 150 € 450 €

ATTENZIONE: Il valore a nuovo del forno oggi NON è il valore commerciale dello stesso. Dopo 15 anni infatti, un forno a fine vita e vetusto non avrebbe di fatto alcun valore. A differenza dell’assicurazione incendio-furto dell’auto (ad esempio) il contenuto di abitazioni o aziende viene generalmente assicurato al valore a nuovo o di rimpiazzo.

Questo esempio non vuole certamente essere esaustivo ma rappresentare un riferimento per comprendere meglio le dinamiche che possono entrare in gioco nella valutazione e nell’indennizzo di un bene a seguito di incendio e/o di eventi assicurati a “valore intero” ed “a nuovo”.

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