In genere la verità si dice stia nel mezzo e mi piace pensare, con queste poche righe, di dare qualche spunto utile in questa direzione.
Lo scenario
Più o meno tutti negli ultimi anni si sono sentiti proporre come alternativa per i propri risparmi la gestione separata. I vantaggi decantati? Sicurezza sul capitale e sicurezza del rendimento. Quasi nessuno, specie allo sportello bancario, si è sognato di evidenziare anche la presenza di un significativo up-front alla rete distributiva.
Che i tassi di interesse siano in calo oramai da anni è cosa risaputa, ed è stato un fattore determinate di crescita proprio per le gestioni separate che hanno così raccolto masse di liquidità.
Si è quindi creata una situazione in cui apparentemente tutti sono felici e contenti. Le Compagnie hanno riempito la pancia ed i clienti dormono sonni tranquilli. Ora però il problema principale sono i risultati delle gestioni che, in molti casi, calano più velocemente del rendimento retrocesso agli assicurati (profit sharing).
Ad un analisi più approfondita infatti, si nota subito che il problema dei tassi di interesse è diventato evidente e viene affrontato dalle compagnie nei modi più diversi. Alcune di esse hanno posto in vendita gli asset interessati a potenziali acquirenti, altre hanno modificato le proprie strategie di investimento, indirizzandosi ora anche su strumenti scarsamente utilizzati in passato come:
- obbligazioni societarie;
- i private placements;
- prestiti con garanzia;
- azioni ad alto dividendo;
- gli OICR (fondi).
con un evidente cambiamento del profilo di rischio.
Se a questo aggiungiamo uno scenario di possibile rialzo dei tassi che potenzialmente potrebbe indurre i “cacciatori di rendimento” ad uscire dalle gestioni per migrare su altri strumenti, il puzzle comincia a comporsi.
L’uscita massiva infatti , causerebbe la vendita di titoli per fronteggiare i riscatti, con potenziali minusvalenze sugli ultimi titoli immessi nel portafoglio che cadrebbero in capo ai restanti investitori, con valori particolarmente bassi causati appunto dallo stesso rialzo dei tassi.
Le soluzioni
Ancora una volta, nella scelta dei propri investimenti, è determinante confrontarsi con i professionisti del settore non perdendo mai di vista il buon senso.
Scegliere un determinato investimento privilegiando il tasso di interesse senza contestualizzarlo potrebbe aver messo a rischio i risparmi a cui si pensava aver dato un’allocazione sicura.
Se avete sottoscritto gestioni separate con un rendimento garantito più basso del vostro amico o collega, perché siete stati indirizzati da un professionista verso una Compagnia più prudente e che non si è esposta con scommesse fuori dalla propria portata, potrebbe venire presto il vostro turno di sorridere.
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