Terremoto e alluvione: finalmente le agevolazioni per assicurarsi

Già qualche tempo fa in un articolo pubblicato sul nostro blog, avevo parlato dello scarso tasso di copertura assicurativa degli immobili nel nostro Paese (ne parlavo in QUESTO articolo)

In Italia vi sono oltre 60 milioni di immobili di cui il 55% circa di proprietà di privati; solo il 30% di questi risulta essere coperto da polizza assicurativa, ma solo il 2% circa di questi ultimi risulta avere attiva anche la copertura contro gli eventi cosiddetti “catastrofali” quali terremoti ed alluvioni.

Gli eventi sismici che negli ultimi anni hanno colpito il nostro Paese hanno evidenziato la fragilità e la vulnerabilità del nostro territorio e del nostro patrimonio immobiliare. Solo nel 2016 sono state registrate oltre 10.500 scosse che hanno determinato uno degli eventi più gravi degli ultimi anni. Si stima che solo ad Amatrice ci siano stati 7 miliardi di Euro di danni e che il costo complessivo relativo a tutte le zone colpite dal sisma arrivi ad oltre 23 miliardi.

Le nuove misure

Dopo ogni disastro del genere, non appena terminata la fase di gestione dell’emergenza, subentra il tema del ripristino e della ricostruzione di quanto andato distrutto. Naturalmente l’onere di tutto ciò ricade sul Governo, con tutte le difficoltà, le lungaggini e spesso le polemiche che ne derivano. E’ anche per effetto di tutto ciò che lo Stato ha previsto importanti agevolazioni fiscali per chi sottoscriverà una polizza abitazione con incluse garanzie Terremoto e Alluvione. Tale misura è stata inserita nella Legge di Bilancio 2018, quindi chi assicurerà la propria abitazione contro Terremoto e/o Alluvione godrà di rilevanti benefici.

Tale Legge introduce diverse misure a sostegno della casa, in termini di agevolazioni e detrazioni fiscali, riservando alcuni interventi al tema della ricostruzione delle zone terremotate e alla prevenzione dei danni da catastrofi naturali. A questo proposito si inserisce il bonus assicurativo sulla casa.

L’Art. 1 (comma 768) della Legge di Bilancio 2018 prevede infatti:

  • una detrazione d’imposta pari al 19% del premio di polizza relativo alle garanzie terremoto alluvione;
  • l’esenzione d’imposta del 22,25% sulla parte di premio assicurativo relativo alla specifica garanzia, con conseguente riduzione di costo.

L’obiettivo è rendere meno onerosa una pratica assicurativa che se maggiormente diffusa andrebbe poi a impattare in misura minore sulle casse delle Stato al momento di far fronte ai danni derivanti da questi eventi. Andrà quindi tenuto presente che sottoscrivendo una garanzia a copertura dei danni da terremoti e alluvioni si potrà beneficiare di una detrazione importante sul premio di questa specifica voce di costo, anche nel caso si tratti di un’estensione di una polizza casa. Va precisato che tali agevolazioni si applicano solo ai nuovi contratti (o integrazioni di essi) sottoscritti a partire dal primo gennaio 2018.

Terremoto e alluvione: da cosa dipende il costo?

Oggi tutte le Compagnie abilitate ad emettere polizze danni offrono la possibilità di estendere la copertura assicurativa ai rischi legati agli eventi catastrofali. La copertura è opzionale e si abbina alla garanzia base Incendio. Al valore di ricostruzione a nuovo del fabbricato si applica un tasso che è funzione:

  • della tipologia di immobile;
  • delle caratteristiche costruttive;
  • del territorio (Comune, Provincia o Regione) in cui è ubicato;
  • dell’indice di pericolosità sismica (o inondazione, o altri eventi catastrofali) della zona in cui è stato costruito.

Riguardo a quest’ultimo punto il CNR ha elaborato una mappa puntuale dei comuni italiani dove si tiene conto non solo del rischio storico, ma anche delle caratteristiche orografiche, della natura del sottosuolo, della presenza o meno di falde acquifere ecc..

Oltre al tasso applicato alla polizza, calcolato secondo i criteri appena evidenziati, vi sono altri strumenti adottati dalle Compagnie Assicuratrici per mitigare il rischio a proprio carico.

Ciò si riassume sostanzialmente nell’introduzione di due categorie di strumenti:

  • inserire in polizza franchigie e scoperti;
  • inserire in polizza gli stop loss, ovvero il massimo indennizzo previsto per quella data partita e per quel dato evento assicurato.

In condizioni particolarmente rischiose per la Compagnia, quali ad esempio caratteristiche costruttive non conformi a standard minimi di sicurezza, ovvero ubicazione in zone o territori particolarmente esposti a certe tipologie di rischio, può capitare che la Compagnia decida di rifiutare la copertura.

Al fine di scegliere in maniera attenta ed efficiente le soluzioni migliori per le proprie esigenze, è quanto mai opportuno affidarsi a professionisti qualificati che siano in grado di guidare il cliente verso la scelta migliore, beneficiando al massimo delle agevolazioni offerte, ma allo stesso tempo sapendo tutelare al meglio il patrimonio che dovrà essere assicurato.

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